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ricerca e sviluppo

oltre 20.000.000 di euro

tra fondi europei e nazionali

MICAMO LAB, attraverso un team multidisciplinare offre
supporto strategico per l’ideazione e la realizzazione di progetti di ricerca.
Siamo attualmente coinvolti in progetti HORIZON 2020, POR FESR e PSR, grazie ai quali abbiamo creato una rete internazionale di partner con cui poter sviluppare nuove idee e progetti.

EcoeFISHent

EcoeFISHent – “Demonstrable and replicable cluster implementing systemic solutions through multilevel circular value chains for eco-efficient valorization of fishing and fish industries side-streams”.

L’obiettivo di EcoeFISHent è la creazione di un cluster territoriale fra Liguria, Piemonte e Lombardia, finalizzato allo sviluppo di filiere innovative del settore ittico, basate su principi di economia circolare e di valorizzazione dei sottoprodotti dell’industria.

La collaborazione fra centri di ricerca di rilevanza internazionale porterà allo sviluppo di tecnologie e processi innovativi per la realizzazione di prodotti sostenibili nel settore della cosmesi, della nutraceutica e del packaging.

Cluster dimostrabile e replicabile che implementa soluzioni sistemiche attraverso catene del valore circolari multilivello, per una valorizzazione eco-efficiente dei flussi collaterali della pesca e delle industrie ittiche

MICAMO LAB dirige i lavori del working package 2 coordinando attivamente il progetto grazie alla propria esperienza pluriennale; svolgendo analisi chimico-microbiologiche, caratterizza gli output dei prodotti finiti che, abbinati alla valutazione del rischio, permetteranno l’inserimento di tali estratti nelle rispettive filiere.

I partner di EcoeFISHent sono 34 tra imprese ed enti di ricerca provenienti 7 diversi Paesi (Italia, Spagna, Israele, Norvegia, Francia, Bulgaria, Kenya) ed appartenenti a vari settori tematici e industriali.

Oltre alla Regione Liguria, rappresentata da ARPAL e FILSE, fanno parte del partenariato l’Università di Genova, AMIU, le imprese MICAMO e Project HUB 360, TICASS e altri numerosi partner pubblici e privati del territorio.

Il progetto non manca di riflessi di carattere ambientale, volti alla tutela dell’ambiente marino: le reti da pesca abbandonate verranno raccolte, recuperate e riciclate dai settori dell’automotive e del packaging del settore cosmetico.

EcoeFISHent si prefigge di creare inoltre nuovi posti di lavoro sul territorio, rivolti anche a categorie svantaggiate e rappresenterà un modello unico in Europa che verrà poi replicato a livello internazionale.

POR FESR 2014-2020

Meriti

Nel corso del 2020-2023 a fronte della domanda di agevolazione presentata a valere sull’Azione 1.2.4 “Supporto alla realizzazione di progetti complessi di attività di ricerca e sviluppo per le imprese aggregate ai Poli di ricerca e innovazione (2020)” del POR FESR Liguria 2014-2020, abbiamo beneficiato del sostegno finanziario dell’Unione Europea per la realizzazione del progetto di ricerca “MERITI”

Il progetto si inserisce nel campo delle tecnologie di imballaggio intelligente (Smart -packaging) che sono in grado di fornire indicazioni su condizioni di conservazione e sulla qualità degli alimenti contenuti all’interno del packaging stesso registrando le modifiche all’ambiente interno all’imballaggio, dando informazioni sull’impatto sulla qualità del prodotto e sulla sua vita residua.

Tali informazioni permetteranno una migliore e più rapida ottimizzazione della catena di distribuzione dando la possibilità di gestire in modo ottimale la confezione senza far correre rischi al consumatore.

Il brevetto è stato realizzato in conformità con le leggi e i regolamenti esistenti:

  • Regolamento quadro UE n. 1935/2004
  • Regolamento CE n.2023/2006.
  • Regolamento CE n.450/2009.
  • Elenco varato dall’EFSA

Il brevetto e lo sviluppo di tutto il progetto, supportano la filiera dei prodotti di origine animale, consentendo di monitorare quello che sta succedendo all’interno di ogni confezione.

Gli alimenti di origine animale, infatti, se sottoposti a sbalzi di temperatura o predisposti in modo non conforme, vanno incontro a processi degradativi che portano alla produzione di molecole volatili. L’imballo intelligente è dotato di un sensore in grado di percepire la formazione di questi composti e permette di attivare le possibili azioni correttive.

Attraverso l’interazione specifica con questi prodotti di degradazione, il sensore si attiverà consentendo agli addetti ai lavori di intervenire immediatamente eliminando solo la singola confezione compromessa e non tutto il lotto contrariamente a quanto comunemente avviene oggi.

Il beneficio di utilizzare questa tecnologia a basso costo, consentirà di andare incontro a quelli che sono gli obiettivi che l’Unione Europea si è posta rispetto allo spreco alimentare, con inevitabili ricadute positive socio-ambientali, tra le quali il riscaldamento globale.

 

PSRN 2014-2020

STAMOIL

Il progetto STAMOIL è un progetto finanziato dal Bando Regionale per lo Sviluppo Rurale 2014-2020, Misura 16.02 e nasce con l’intenzione di dare ai produttori liguri di olive taggiasche da tavola la possibilità di esprimere al meglio il loro territorio senza correre rischi. 

Prevede la realizzazione di colture starter ad hoc in modo da contrastare problematiche derivate da fermentazioni incontrollate che potrebbero alterare la qualità del prodotto.

Le olive in vasetto che siamo soliti acquistare, una volta colte dall’albero affrontano un processo di deamarizzazione, attraverso una fermentazione naturale in acqua e sale ad opera dei microorganismi (funghi e batteri) presenti naturalmente sulla superficie delle olive.

Il progetto prevede, in un primo momento, l’analisi del Microbiota e la valutazione analitica del ruolo delle differenti classi microbiche indigene nel processo di fermentazione.

Le popolazioni microbiche, che per il progetto andranno a costituire lo starter, sono individuate sulle olive dei produttori coinvolti, in modo da permettere alle aziende di mantenere inalterate le qualità del proprio terroir. Inoltre, ne viene studiata la dinamica, così da poter esprimere le migliori caratteristiche organolettiche possibili. 

Gli starter, come lascia intendere la parola, vengono inseriti alla partenza della fermentazione e questo consente di dare l’avvio corretto da cui dipende il resto del processo, di eseguire in modo riproducibile la deamarizzazione, di migliorare gli aspetti sanitari del prodotto e di sviluppare anche un sapore / aroma stabile per i vari batch produttivi.
Verranno stabilite le tecnologie più adatte per la produzione dei ceppi selezionati sulla scala dell’impiego aziendale.


Lo sviluppo della procedura operativa per la produzione e l’impiego dello starter tiene conto di due esigenze: la prima è la possibilità per le piccole aziende di auto prodursi lo starter e la seconda è quella di rendere comunque disponibile lo starter anche a quelle aziende che non volessero dotarsi delle tecnologie e strumentazioni necessarie.


Nel progetto STAMOIL la tecnologia incontra in maniera intelligente la natura, rispettando i suoi processi e indirizzandola verso il risultato migliore.

TOMATO

TOwards a MArket of ni-free TOmato (TOMATO) – verso un mercato del pomodoro Nichel-free, è un progetto finanziato dal Bando Regionale per lo Sviluppo Rurale 2014-2020, Misura 16.01 che ha come obiettivo la produzione di un pomodoro da mensa ipoallergenico destinato a quel 20% dei consumatori europei soggetti ad allergie al nichel (Ni) (ESCCA 2009-2012).

Il progetto è nato dalla collaborazione tra MICAMO LAB, l’Università degli studi di Genova (DISTAV), Coldiretti e 5 aziende agricole (1 vivaista e 4 agricoltori). Lo scopo è quello di creare una filiera controllata che assicuri al mercato un pomodoro a bassissimo contenuto di nichel. I pomodori sono tra gli alimenti che contengono maggiori quantità di questo metallo, assorbendone molto dal suolo. Il progetto ha visto la selezione dei genotipi di pomodoro i cui frutti abbiano per natura una bassa concentrazione di Ni. A tal proposito è stata scelta la varietà Cuore di Bue, tipica del territorio. All’interno del comprensorio regionale sono state poi valutate le caratteristiche delle aree agricole ritenute maggiormente idonee alla coltivazione di questo prodotto. La tipologia di coltivazione (suolo e fuori suolo), la concentrazione di Ni nel terreno e nell’acqua sono state oggetti di verifiche attraverso audit, sopralluoghi e campionamenti. In ultimo sono stati redatti un disciplinare e un manuale di buone pratiche che considera le diversità delle aziende agricole coinvolte. Questi documenti costituiranno le linee guida a cui dovranno attenersi gli agricoltori per tenere sotto controllo la crescita del frutto minimizzando il trasferimento del nichel nella pianta. Il corretto monitoraggio di tutte le fasi della filiera porterà ad ottenere come prodotto finale un pomodoro adatto a tutti gli intolleranti al nichel.

Cofinanziamento FESR

P.Ri.S.Ma-MED

P.Ri.S.Ma-MED è un progetto finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione Territoriale Italia-Francia Marittimo (Cofinanziamento FESR € 1.664.778,30) ed ha durata triennale.

L’obiettivo principale del progetto è quello di innovare la gestione dei rifiuti e degli scarti derivanti dalla filiera della pesca, dell’acquacoltura e del diporto.

La mancata o cattiva gestione e raccolta dei rifiuti nelle aree portuali genera ogni anno milioni di tonnellate di rifiuti, che finiscono in mare.

Tra i rifiuti di pesca, acquacoltura e diporto si annoverano diverse tipologie di rifiuti, quelli organici ad esempio sono composti prevalentemente da by catch, pesci sottotaglia e scarti, e proprio su questi ultimi si è concentrata la nostra attenzione.

Grazie al progetto P.Ri.S.Ma-MED, MICAMO LAB ha ricevuto l’incarico di realizzare un report tecnico, con i seguenti obiettivi principali:

  1. Caratterizzare le principali tipologie di pesca demersale e le specie che “definiscono” le fishery.
  2. Stimare dal punto di vista quali/quantitativo gli scarti delle specie aventi taglia minima.
  3. Valutare gli aspetti logistici e normativi legati alla gestione dello scarto a bordo e presso i luoghi di sbarco.
  4. Valutare la fattibilità̀ di processi di trasformazione degli organismi soggetti all’obbligo di sbarco.

La nostra ricerca si è quindi focalizzata sulle tecnologie disponibili per l’estrazione di collagene, in particolare, è stato messo a punto un processo estrattivo ecocompatibile per ottenere collagene biologicamente attivo. 

La tecnologia di estrazione pulsata a ultrasuoni (Pulsed Ultrasound-Assisted Extraction, PUAE) si è dimostrata quella più promettente e messa a confronto con i protocolli estrattivi convenzionali, ha dimostrato la sua aumentata efficacia estrattiva.

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