Progetti formativi
L’offerta di formazione professionale ha come obiettivo principale quello di creare figure professionali che rispecchino sia le esigenze sociali sia quelle territoriali.
MICAMO LAB è impegnata su questo fronte per trovare soluzioni lavorative innovative per i giovani che hanno voglia di mettersi in discussione.
Il territorio ligure ha bisogno di figure professionali che siano dinamiche, in grado di rispondere alle esigenze delle piccole imprese che hanno voglia di crescere.
Per questo motivo MICAMO LAB progetta corsi altamente qualificati che sviluppano tematiche interdisciplinari e trasversali e che, permettono di avere figure professionali adatte ad una realtà imprenditoriale costituita da piccole e micro-imprese.
Corso di formazione per l'acquisizione dell'attestato di MICOLOGO
La qualifica di Micologo, introdotta dal DPR 376 del 1995, è stata definita dal D.M. 29 novembre 1996, n. 686 del Ministero della Salute: “L’attività di riconoscimento e di controllo dei funghi epigei, nell’ambito di strutture
pubbliche o private, è svolta dai soggetti in possesso dell’attestato di micologo…”.
Sono aperte le pre-iscrizioni del Corso di formazione per l’acquisizione dell’attestato di MICOLOGO (D.M.686/96) per il biennio 2022-2023
Per informazioni scrivete a info@micamo.com
Sedi del corso
- Università degli Studi di Torino, CdL TPALL – via Martiri XXX Aprile, 30 – Chiostro della Certosa Reale di Collegno – Padiglione 18 – Collegno (TO)
- Università degli Studi di Genova, DISTAV Corso Europa, 26 – 16132 Genova
- Università degli Studi di Genova, Campus di Savona – Via Magliotto, 2 – 17100 Savona
Moduli didattici residenziali: Strutture ricettive ubicate in ambiente montano, in Regione Liguria e in Regione Piemonte
A causa dell’epidemia di Peste Suina segnalata in alcune località del Piemonte e della Liguria, qualora sussistessero divieti di raccolta dei funghi, le settimane residenziali potrebbero essere organizzate in località diverse da quelle previste (non escludendo territori di altre regioni), fermo restando le date programmate.
Titolo di studio richiesto
Il requisito minimo per l’ammissione al corso è il diploma di scuola secondaria di secondo grado (scuola media superiore di durata quinquennale).
Modalità e quote di iscrizione per ciascuna sessione
- soluzione unica: 1060€
- due rate: acconto 530€ e saldo 530€; penale per mancato completamento iscrizione 100€
- quota ridotta: 860€ solo per i primi 5 studenti di età inferiore ai 28 anni (richiedere prima conferma della disponibilità a info@micamo.com)
Le quote sono comprensive dei seguenti libri di testo
Le quote non sono comprensive delle spese di viaggio, vitto e alloggio.
Il corso sarà attivato solo se sarà raggiunto il numero minimo di partecipanti.
Qualifica
La qualifica di Micologo è stata introdotta dal DPR 376 del 1995, e definita dal D.M. 29 novembre 1996, n. 686 del Ministero della Salute: “l’attività di riconoscimento e di controllo dei funghi epigei, nell’ambito di strutture pubbliche o private, è svolta dai soggetti in possesso dell’attestato di micologo…”
Esami intermedi e finali
E’ previsto lo svolgimento:
- di una prova pratica alla fine della I sessione, il cui esito è riportato nell’attestazione di frequenza
- di un esame in itinere di microscopia, nella II sessione
- dell’esame finale a cui saranno ammessi i candidati con almeno il 75% delle presenze, calcolate sull’intero monte ore del corso;
L’esame si svolgerà con le modalità previste dal D.M. 686/96.
Esercitazioni pratiche con funghi freschi: è prevista la rotazione dei gruppi di allievi con tutti i docenti, con la cadenza più appropriata per far sì che, pur nel rispetto della continuità didattica minima, tutti gli allievi possano lavorare per tempi simili con ogni docente.
Escursioni e settimane residenziali: gli spostamenti per le sedi del corso e per le escursioni sul territorio avverranno sempre con mezzi propri.
Attestato di Micologo
Le Regioni rilasceranno l’attestato di Micologo ai sensi del D.M. 686/96 ai candidati che supereranno l’esame finale, inserendoli nel proprio Registro regionale, inoltre comunicheranno i nominativi al Ministero della Salute per l’inserimento nel Registro nazionale dei Micologi.
Crediti Formativi Universitari CFU
Gli studenti universitari potranno farsi riconoscere dal proprio CCS crediti universitari di materie affini al corso o ore di tirocinio; l’Ente Gestore fornirà tutta la documentazione necessaria per il riconoscimento.
Per informazioni: Micaela Tiso, e-mail: micaela.tiso@unige.it
Modalità di iscrizione
Per iscriversi è necessario inviare via mail il modulo di iscrizione debitamente compilato e scaricabile dall’area modulistica.
Gli iscritti al corso di micologo con quota ridotta dovranno fornire copia della documentazione attestante lo status di studente.
CARATTERISTICHE DEL CORSO | |
Ore di attività didattica | 315 sui 2 anni, al netto degli esami intermedi |
Ore di attività pratica di determinazione funghi freschi e attribuzione commestibilità | 170, suddivise nelle due sessioni |
Organizzazione delle esercitazioni pratiche di determinazione funghi freschi | Allievi suddivisi in gruppi con max rapporto docente/allievi = 1/15. Rotazione dei gruppi per lo svolgimento dell’attività pratica con tutti i docenti. |
Materie potenziate rispetto al programma di base di cui al D.M. 686/96 | Micotossicologia – Microscopia – Micologia Ispettiva II (funghi secchi e conservati) e Micologia alimentare – Legislazione – Classificazione dei funghi. Inoltre è stata introdotta la materia Macrofunghi ipogei, che contiene le basi per lo studio e il riconoscimento dei tartufi. |
Articolazione attività didattica | 7,5 ore di attività didattica per ogni giornata di corso, costituita da lezioni frontali, esercitazioni pratiche, escursioni guidate. |
Articolazione I sessione (150 ore) | Quattro moduli non consecutivi di durata settimanale di cui tre si svolgono nei mesi autunnali, l’ultimo dei quali seguito dall’esame intermedio di fine I sessione, che si svolge nella giornata di sabato. |
Articolazione II sessione (165 ore) | Un modulo primaverile, uno estivo, più tre moduli non consecutivi autunnali l’ultimo dei quali comprensivo degli esami finali. |
Settimane residenziali in Regione Liguria | Una per ogni sessione del corso: I sessione Tiglieto (GE), II sessione Sassello (SV) |
Settimane residenziali in Regione Piemonte | Una per ogni sessione del corso: I sessione Valloriate (CN) II sessione Druogno (VB) |
Esame intermedio di fine I sessione | Alla fine della I sessione si svolge una prova pratica inerente: – analisi e descrizione della morfologia dei macrofunghi;– determinazione dei generi e delle principali specie; – nozioni di base relative alla commestibilità e alla tossicità dei macrofunghi. L’attestato di ammissione alla seconda sessione del corso è accompagnato dal giudizio relativo all’esito di tale esame intermedio, che potrà comprendere debiti formativi in caso di risultato insufficiente. |
Esame intermedio facoltativo – II sessione | Nell’ambito della seconda sessione potrà essere organizzata una ulteriore prova pratica intermedia, inerente i medesimi argomenti e con analogo svolgimento rispetto all’esame intermedio di fine I sessione. Tale esame intermedio è facoltativo e in ogni caso è destinato ai soli iscritti che avessero ricevuto debiti formativi nella prova di fine I sessione. |
Esame intermedio di microscopia – II sessione | Prova pratica di microscopia di base nell’ambito della II sessione; l’ammissione all’esame finale del corso è accompagnato dal giudizio relativo all’esito della prova di microscopia, che potrà comprendere debiti formativi in caso di risultato insufficiente. |
Esame finale | Prova scritta + prova pratica, come definito dal D. M. 686/96 |
Il corpo docente è costituito da alcuni fra i più noti esperti italiani nei diversi settori di competenza, autori di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali in vari campi della micologia, incluso il settore pratico-ispettivo e tecnico-commerciale. Alcuni di essi hanno esperienze ventennale nella formazione dei micologi secondo il D.M. 686/96; altri provengono dai settori della Sanità Pubblica di Liguria, Piemonte e altre Regioni (Ispettorati micologici delle ASL), dall’Università degli Studi di Genova, dall’Università degli Studi di Torino e dal Centro Anti Veleni di Milano (ospedale Niguarda).
Il corso è strutturato in moduli formativi non consecutivi al fine di garantire maggiore probabilità di reperimento delle specie fungine di rilevante interesse per il micologo e per consentire una maggiore partecipazione anche da parte del personale occupato.
Il programma del corso prevede lo svolgimento, sui 2 anni, di quattro settimane residenziali in ambiente montano, due in Regione Liguria e due in Regione Piemonte, prevalentemente dedicate ad attività pratiche di ricerca in habitat, determinazione guidata e cernita ispettiva.
Nel progetto formativo presentato, seguendo anche le indicazioni fornite al Ministero della Salute dal Centro Antiveleni di Milano, è stata inserita una parte più corposa di microscopia, corredata da uno specifico esame intermedio atto a valutare la capacità di preparazione e lettura dei vetrini al microscopio ottico per l’identificazione delle principali tipologie sporali. Nel nuovo programma didattico, inoltre, è stato inserita la materia “Macrofunghi ipogei”, che può costituire, in prospettiva, una base utile al micologo per lo svolgimento di perizie anche nel settore dei tartufi.
Il D.M. 686/96 ha disciplinato il percorso formativo minimo necessario per il conseguimento dell’attestato di micologo, ha fornito semplici linee guida per il programma didattico e ha determinato le modalità di svolgimento dell’esame finale; in oltre 20 anni ha consentito di sviluppare attività formative in quasi tutte le Regioni italiane e di attribuire la qualifica di Micologo a un numero di soggetti che ormai si avvicina alle 3.000 unità.
Se nei primi anni dopo l’emanazione della normativa, sono stati formati prevalentemente micologi operanti nella Sanità pubblica, oggi a fronte di una necessità formativa modesta degli Ispettorati micologici ASL si verifica un aumento e una notevole diversificazione dei soggetti interessati al percorso formativo e all’ottenimento della qualifica.
I discenti quindi potrebbero essere studenti universitari di varie discipline scientifiche, operatori del settore alimentare, operatori preposti alla vigilanza ambientale e privati cittadini semplicemente appassionati della materia.
Il Micologo, nei diversi ambiti (strutture pubbliche o private) può svolgere le seguenti attività:
- controllo di commestibilità dei funghi spontanei freschi per privati raccoglitori o consumatori;
- certificazione de i funghi epigei spontanei freschi destinati al commercio;
- controllo delle partite di funghi epigei spontanei secchi o comunque conservati presso imprese alimentari;
- consulenza agli USMAF e ad organi di controllo ufficiale per l’identificazione di specie fungine in stato fresco, secco o altrimenti conservato;
- consulenza a strutture sanitarie, con particolare riferimento a unità ospedaliere di Pronto Soccorso, nei casi di sospetta intossicazione da funghi;
- verifica delle competenze del personale addetto al commercio al dettaglio in funzione del rilascio dell’idoneità al riconoscimento dei funghi commercializzati;
- realizzazione di progetti e interventi di educazione micologico-ambientale e di sicurezza alimentare rivolta a operatori del settore alimentare e raccoglitori di funghi ;
- svolgimento di attività didattiche e divulgative in materia micologica.
Molte delle attività sopra elencate, cui si aggiunge la stessa opera di controllo ufficiale sui funghi in vendita e sulle imprese alimentari che li commercializzano, sono prerogativa dei Micologi che operano presso la Sanità Pubblica, in particolare gli Ispettorati micologici delle ASL.
Approfondimento di alcune attività professionali
1. Il controllo di commestibilità dei funghi spontanei freschi per privati raccoglitori.
Si tratta del più importante servizio che viene messo gratuitamente a disposizione presso le ASL per prevenire le intossicazioni da funghi. Il percorso formativo per il micologo deve essere centrato su questa funzione, che prevede una notevole capacità operativa nella determinazione di generi e specie, e nella conoscenza delle relative caratteristiche di commestibilità o velenosità. La specificazione presente nel DM 686/96 dell’obbligo di almeno 120 ore di parte pratica si riferisce evidentemente alla necessità di acquisire questa capacità di determinazione, che va ben al di là della conoscenza delle specie più importanti (es. quelle ammesse al commercio), ma deve riguardare (anche tramite una serie di regole generali) la capacità di determinare la commestibilità di tutti i funghi che potenzialmente vengono portati al controllo. In funzione di questo, il progetto didattico del corso di formazione per Micologi di regione Liguria e regione Piemonte, va a potenziare la previsione di ore di parte pratica prevista dal DM 686/96, proponendo 168 ore di parte pratica nella sola materia “micologia ispettiva I”, distribuendole in modo didatticamente efficace fra la prima e la seconda sessione.
2. La certificazione dei funghi epigei spontanei freschi destinati al commercio al dettaglio.
Tale compito, originariamente attribuito ai servizi della Sanità pubblica (Ispettorati micologici) è stato liberalizzato da 6 regioni che hanno la più importante quota di mercato dei funghi freschi: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, e infine Liguria. In queste regioni ora anche i micologi privati possono svolgere la certificazione dei funghi freschi destinati alla vendita, perciò esiste un piccolo aumento della richiesta formativa di micologi interessati a questo settore. L’aumento di ore complessive delle materie “Micologia Ispettiva II” e “Micologia alimentare” è giustificata da questo motivo, oltre che dal fornire una più completa preparazione ai privati che si affacciano verso la libera professione es. per il controllo dei funghi spontanei secchi o conservati presso le imprese alimentari.
3. La consulenza a strutture ospedaliere nei casi di sospetta intossicazione da funghi.
Funzione delicatissima, che richiede competenze approfondite e capacità di svolgimento di analisi di laboratorio, in particolare al microscopio ottico. Questo ruolo, che alcuni definiscono “di secondo livello”, ai tempi dell’emanazione del D.M. 686/96 era certamente meno “strutturato” di oggi, in quanto negli anni successivi numerose Regioni ne hanno definito le modalità di svolgimento tramite Circolari, Delibere di Giunta o altri atti. Proprio in funzione di questo possibile ruolo del micologo, il progetto formativo del corso per Micologi di regione Liguria e regione Piemonte ha potenziato la parte di microscopia, istituendo anche un esame in itinere al fine di verificare le capacità raggiunte dai partecipanti nell’utilizzo di base del microscopio ottico.
- Assisi Francesca – Medico, Specialista in tossicologia clinica.
- Balma Marino – Micologo.
- Benvenuti Mirko – Biologo, Micologo.
- Boccardo Fabrizio – Micologo, Illustratore scientifico, Libero professionista.
- Cecchi Grazia – Naturalista, Micologa, dipendente MICAMO Lab.
- Floriani Marco – Formatore in corsi di formazione per micologi. Gruppo Micologico Bresadola, Trento.
- Fontanari Monica – Micologa, Azienda per i Servizi Sanitari di Trento.
- Gioffi Dimitri – TPALL, Micologo, Responsabile Centro Micologico ASL VCO.
- Gisotti Dario – Micologo, Agrotecnico, Naturalista, Guardiaparco presso l’Ente gestore delle Aree protette dell’Ossola
- Golzio Francesco – Biologo, Specialista in igiene, Micologo, Referente Centro Micologico ASL TO4 Chivasso.
- Panata Marisa – Tecnico della Prevenzione, Tecnologo alimentare, Micologo, Referente Centro Controllo Micologico ASL AT Asti.
- Sitta Nicola Giovanni – Naturalista, Micologo, Libero professionista, formatore in corsi di formazione e aggiornamento per micologi.
- Vizzini Alfredo – Biologo, Specialista in sistematica e tassonomia dei funghi, Università degli Studi di Torino.
- Zotti Mirca – Biologa, Responsabile del Laboratorio di Micologia del DISTAV, Università degli Stuti di Genova.
Modulistica
Ente gestore del corso:
MICAMO LAB srl – Via Casaregis 50/12 – 16129 Genova; e-mail: formazione at micamo.com
Coordinamento didattico: informazioni e recapiti
Dr.ssa Micaela Tiso – e-mail: m.tiso@micamo.com
CORSI DI FORMAZIONE PER OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE OSA-HACCP
FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA)
AI SENSI DEL REGOLAMENTO 852/2004 CE E DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE LIGURIA N. 793 DEL 29/06/2012
L’efficace formazione del personale addetto alla preparazione, trasformazione, manipolazione, trasporto, vendita e somministrazione degli alimenti è requisito fondamentale per garantire l’igiene e la sicurezza degli alimenti.
La Delibera n. 793 del 29/06/2012 ha sancito in Liguria l’obbligo della formazione per tutti gli operatori destinati a venire a contatto diretto o indiretto con gli alimenti in ottemperanza a quanto stabilito dal Regolamento CE 852/2004 Allegato II capitolo XII.
Sono soggetti alla formazione tutti gli operatori del settore alimentare, anche se le attività svolte sono temporanee e/o non hanno fini di lucro (es. operatori stagionali, addetti presso sagre e feste paesane).
Unità formativa A |
Unità formativa B |
a) Rischi e pericoli alimentari: chimici, fisici, microbiologici e loro prevenzione; |
a) L’articolazione di un piano di autocontrollo; |
Durata 8 ore |
Durata 8 ore |
Unità formativa A destinata a tutti gli OSA e gli alimentaristi indipendentemente dalle mansioni ricoperte e dalla tipologia di impresa alimentare.
Unità formativa integrativa B, riservata a tutti i titolari delle imprese alimentari, ai responsabili dei piani di autocontrollo e agli addetti alla produzione e preparazione di alimenti.